La tradizione norrena in seno alla civiltà euroasiatica

Il “Centro studi e ricerche Freya” (https://www.eric.theater) propone il ciclo di conferenze tematico propedeutico alla rappresentazione teatrale del dramma vichingo ERIK di SRI AUROBINDO.

La conferenza dal titolo: La tradizione norrena in seno alla civiltà euroasiatica, è stata tenuta dal Professor Adolfo Morganti in data 12 gennaio 2019 presso la libreria IBIS di Bologna.

Qui il video

La tradizione norrena in seno alla civiltà euroasiatica

Le navi vichinge

Roskilde (Bellascandinavia)

I Vichinghi avevano sviluppato tecniche di progettazione e costruzione che consentivano di realizzare navi che non solo erano veloci, ma potevano navigare in acque basse e attraccare praticamente ovunque. Potendo fare a meno dei porti, l’esplorazione diveniva molto più semplice e con essa l’espansione in nuovi territori, nonché il commercio con piccoli insediamenti sulle coste e lungo i fiumi. Continua a leggere “Le navi vichinge”

Raro esemplare di martello di Thor ritrovato in Norvegia

Il martello, denominato Mjölnir, è storicamente la più famosa immagine della antiche credenze norrene fin dell’età del ferro. Il Mjölnir è stato forgiato dai nani Sindri e Brokk, ed è stato regalato da Loki a Thor (Þórr). Quest’ultimo era il Dio del Tuono e la sua arma, il martello, era la più potente contro i giganti Jötnar, acerrimi nemici della stirpe degli Æsir. Dopo l’introduzione del cristianesimo nella penisola scandinava, i ciondoli raffiguranti il martello di Thor indicavano che chi li portava era devoto alla fede negli Æsir e che ripudiava “la nuova fede”. Continua a leggere “Raro esemplare di martello di Thor ritrovato in Norvegia”

I vichinghi e i loro Dei

(Foto: Jóhanna Ólafsdóttir, Istituto Arnamagneano di Reykjavík)
(Foto: Jóhanna Ólafsdóttir, Istituto Arnamagneano di Reykjavík)

Snorri Sturluson, con il suo grande senso della composizione, riunisce in un tutto antichi miti, leggende e tradizioni di varia epoca e origine, credenze vecchie e nuove. Ci racconta della creazione e della fine del mondo, delle battaglie degli Dei e dei giganti, ci mostra il pantheon nordico diviso in due categorie: “Æsir” e “Vanir”. Per capire meglio la religione pagana vichinga abbiamo intervistato Antonio Costanzo, laureato in fisica all’Università Federico II di Napoli. Ha studiato norvegese (bokmål e fondamenti di nynorsk), tedesco e l’antico nordico, cimentandosi in una nuova traduzione degli Hávamál, pubblicato nel 2010. Dai viaggi fatti in Islanda, si dedica allo studio dell’islandese moderno e si stabilisce definitivamente sull’isola dove lavora presso il Museo Nazionale d’Islanda e collabora con l’Istituto Arnamagneano di Reykjavík. Nel 2012 pubblica la prima traduzione in italiano de La saga dei fratelli di sangue, mentre  nel 2014 il saggio Il sacrificio di Odino della collana studî nordici Sunna editi da Diana Edizioni. Continua a leggere “I vichinghi e i loro Dei”

Vichinghi: più sociali che crudeli predoni

Ricercatori dell’Università di Coventry hanno scoperto reti sociali complesse nelle antiche saghe islandesi, Padraig Mac Carron e Ralph Kenna del Applied Mathematics Research Centre hanno condotto un’analisi dettagliata dei rapporti descritti negli antichi manoscritti islandesi gettando una nuova luce sulla società vichinga, mettendo in discussione l’immagine stereotipata dei Vichinghi di crudeli guerrieri. In uno studio pubblicato sull’ European Physical Journal, Mac Carron e Kenna si sono chiesti se all’interno delle saghe vichinghe vi siano frammenti di vita reale della società dell’epoca. Continua a leggere “Vichinghi: più sociali che crudeli predoni”

Fridtjof Nansen: scienziato e benefattore dell’umanità

Fridtjof Nansen (ca. 1890).  (Fotografo: Henry van der Weyde,  Proprietario: Nasjonalbiblioteket)
Fridtjof Nansen (ca. 1890).
(Fotografo: Henry van der Weyde, Proprietario: Nasjonalbiblioteket)

Nel 2011 la Reale Ambasciata di Norvegia in collaborazione con l’Associazione Circolo Polare di Milano, nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita del grande esploratore Fridtjof Nansen, ha promosso una mostra itinerante con lo scopo di far conoscere la vita di questo grande uomo, esploratore polare e scienziato.

La mostra originale, composta di pannelli e completata dei reperti Inuit recuperati in Groenlandia dallo stesso Fridtjof Nansen nel 1882, è stata esposta fino a giugno 2012 in diversi Musei italiani quali il Museo di Storia Naturale di Milano, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e infine il Museo di L’Aquila.
Dal 22 febbraio 2013 la mostra: Fridtjof Nansen e la ricerca del CNR in Artico, sarà aperta fino al 31 maggio presso la Città della Scienza via Coroglio, 104 a Napoli. Continua a leggere “Fridtjof Nansen: scienziato e benefattore dell’umanità”

Museo di Henrik Ibsen

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Henrik Ibsen era nato a Skien nel 1828, durante il suo primo periodo era un povero studente con ambizioni accademiche ed artistiche. Nel periodo successivo, Ibsen lavorò come capo di un teatro, come scrittore e critico, acquistando anche lo status di marito e padre. Nella sua vecchiaia, il famoso drammaturgo, restituito alla città capitale, trascorse gli ultimi anni della sua vita in un grande appartamento di Arbins gate 1 a Oslo , dove morirà all’età di 78 anni, il mercoledì 23 maggio 1906. Questo appartamento è possibile visitarlo e sentire ancora la presenza di questo grande scrittore.
Il Museo di Ibsen fu fondato da Knut Wigert nel giugno 1990 e dal marzo 1993 fa parte del Norsk Folkemuseum.
In occasione dei 100 anni di commemorazione della morte di Ibsen, il Museo dopo aver ristrutturato completamente gli interni originali,  ha riaperto la casa. È in questo grande appartamento che Ibsen visse e scrisse le sue ultime opere drammatiche. Grazie al sostegno finanziario, la buona volontà da parte dei donatori e finanziatori, gli sforzi scrupolosi del personale del museo, esperti ed abili artigiani, è stata ricreata un’impressione autentica della casa. L’arredamento è stato ripristinato, mentre il pavimento, le pareti, il soffitto e le superfici sono state ricostruite secondo gli studi archeologici, integrate grazie a fonti storiche. Continua a leggere “Museo di Henrik Ibsen”

Le tombe vichinge

Centinaia di tombe vichinghe sono state scoperte, ma queste rivelano una grande complessità e varietà di credenze e pratiche. Si riscontrano sia l’inumazione sia la cremazione. La salma poteva essere sepolta in una grande stanza funeraria di legno o in una bara modesta, in una grande nave o piccola barca, talvolta in una barca simbolica fatta di pietre, oppure in un carro. Ci sono tombe ricoperte da enormi tumuli e tombe sottoterra mentre gli arredi funebri sono a volte preziosi, a volte miseri o assenti del tutto. Questa varietà di usanze si può spiegare con 2 motivi: il primo è che nell’età pre-vichinga, le usanze funebri dei 3 Paesi nordici (Svezia, Norvegia, Danimarca) dovevano essere diverse e questa diversità continuò a sussistere nell’epoca dei Vichinghi. Il secondo motivo è che la religione dei Vichinghi era molto vaga nella dottrina riguardante la vita eterna. La diffusione del Cristianesimo accentuò ancora di più queste diversità, perché ad esempio proibiva la cremazione e voleva invece una semplice tomba e priva di arredi tombali. Gli usi cristiani sono più evidenti nel tardo periodo vichingo in Danimarca e Norvegia e meno in Svezia, perché quest’ultima adottò la fede cristiano solo dopo il 1100, circa un secolo più tardi degli altri 2 paesi. Continua a leggere “Le tombe vichinge”

Religione e riti funebri

La letteratura islandese fornisce un quadro colorito dell’antica religione scandinava, infatti lo scrittore Snorri Sturulson ricreò le credenze religiose dei suoi antenati pagani basandosi sui poemi dell’Edda Antica nel XIII sec . Antichi miti e leggende e tradizioni di varia epoca e di varia origine, credenze e modi di pensare vecchi e nuovi, indigeni e stranieri, Snorri, con il suo grande senso della composizione e arte di narrare, li riunisce in un tutto. Ci racconta della creazione e della fine del mondo, delle battaglie degli dei e dei giganti, ci illustra il pantheon nordico diviso in 2 categorie: gli “Æsir” e i “Vanir”. Al centro c’è il regno degli dèi, “Asgard”, dove il potente Odino ha la sua grande magione, il Walhalla con le sue 40 porte e il suo trono Hlidskjalf, dall’alto del quale domina il creato. Il cielo degli dèi è separato dalla terra dal ponte Bifröst. Il disco della terra è circondato dal grande oceano, dimora del serpente  di Midggard, e la sua sponda più remota si levano le montagne dei giganti. Sotto il disco della terra c’è Hel, la terra dei morti.   Continua a leggere “Religione e riti funebri”

Le case vichinghe

Non esisteva un modello unico di abitazione nella Scandinavia dei Vichinghi.
Generalmente erano rettangolari, costruite con zolle d’erba, pali piantati verticalmente, ricoperti di fango o argilla e pietra. I tetti erano fatti di travetti coperti di paglia, di assicelle in legno oppure di zolle d’erba.
Nei tempi antichi queste “case lunghe”avevano un’unica stanza. Il capofamiglia dormiva in un letto vero e proprio, gli altri invece su dei ripiani di legno rialzati e sistemati tutt’attorno alla stanza.
Il focolare per cucinare i cibi era nel centro della casa. Il fumo usciva da una piccola apertura nel tetto, mentre la luce, molto scarsa, entrava dalle fenditure dei muri. Alle pareti erano appese le armi e degli arazzi su cui erano rappresentate le imprese dei guerrieri famosi. Il pavimento di terra era ricoperto di canne e erba.
La casa non aveva praticamente mobili. Su un lato, al centro stava una sedia speciale dove poteva accomodarsi solo il capofamiglia. Gli altri si sedevano su semplici panche o su ripiani in legno, spesso coperti di pelliccia. Più tardi le case furono suddivise in tante stanze e divennero più comode. Ma rimasero sempre buie, piene di fumo e cattivi odori.